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La natura a Pietraperzia (EN)

Il paesaggio colpisce per la sua luminosità, che, per l'andamento collinare aperto, si rafforza per la riflessione della luce sui versanti e nelle creste di calcare bianco (puntare), che definiscono linee di orizzonte percepibili e nette, mai così vicine da essere oppresse.

Al di là di queste quinte rassicuranti, dai punti più alti, l'orizzonte sfuma a sud verso la costa di Gela ed è raccolto a nord dalla barriera delle Madonie, mentre oltre il massiccio di Enna affiora ad est il cono innevato dell'Etna.

L'aria tersa lascia risalto ai colori, il verde brillante della nuova vegetazione invernale, le vaporose manifestazioni primaverili della ferula azzurrastra e dell'euforbia, l'arancio della calendula, l'azzurro della borragine e delle cicorie, il giallo delle senapi e del margheritone fior di maggio, i marroni e i grigi a effetti grafici dei campi arati, ma la maggiore sorpresa per il forestiero è il giallo delle stoppie di grano in estate, in sano estenuato riposo. Da vicino osserviamo i ciuffi di crochi ai primi acquazzoni di ottobre, l'esuberante vigore degli embrici di asfodelo nelle tiepide esposizioni pomeridiane di gennaio, il soffice rosa-burro dei grappoli di pistacchi a maturazione, lo smalto vermiglio dei melograni appena formati in giugno, la nuvola bianca e orgogliosa del mandorlo fiorito e, per chi ha il terzo occhio, l'apparizione dei funghi.

Di interesse botanico sono i versanti nord del rilievo roccioso (sempre sul puntare), dove si conservano lembi di macchia mediterranea a leccio, ricchi di arbusti sempreverdi e specie aromatiche, con endemismi dell'astragalo e dell'ophiris, in climax concomitante delle fasce climatiche del lauretum caldo e freddo.

In questo habitat trova rifugio una certa varietà di fauna anche rara, come la coturince, l'istrice, il riccio, alcuni rapaci diurni e notturni (poiana, gheppio, pellegrino, barbagianni, gufo r.) e resistono il rospo, la rana in diverse specie, la lucertola, il ramarro, la biscia, la volpe, la faina, il topo quercino.

Coniglio e lepre si diffondono poi nelle distese di seminativi a valle.

Il territorio comprende parte della riserva ornitologica del Fiume Himera meridionale e di Monte Capodarso, orientata alla tutela dell'avifauna di passa: aironi ed anatidi nei mesi autunnali, ed in estate nidificano il gruccione, il martin pescatore e, da poco, il cavaliere d'Italia. Nell'area prossima a monte la ghiandaia marina e l'upupa.

Riserva Naturale del Fiume Imera ~ Sicilia

Nel fiume si sta reinsediando l'anguilla, dopo la chiusura della miniera di sale i cui scarichi inquinanti avevano fatto estinguere anche la vegetazione ripariale, e si osservano piccole colonie di gallinella e di folaga.

Le gru fanno rotta, in aprile, sopra il paese verso est, e sostarono nel '98 una notte al castello.

Gli allevamenti bovini al pascolo brado popolano i quadranti a nord, quelli di pecore e capre attraversano il rimanente territorio.

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