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Sfilate di vare barocche, costumi settecenteschi, confratelli incappucciati, cortei funebri. La Settimana Santa di Caltanissetta, suggestiva e intensa riversa intere popolazioni in strada per seguire il loro Crocifisso.
La Sicilia della Settimana Santa, dalla Domenica delle Palme alla Pasqua, immerge abitanti e turisti in un'atmosfera intensa, suggestiva e ricca di emozioni.
Cattedrale di Caltanissetta (CL) dove vengono esposti
i sedici gruppi sacri statuari
Foto di Nino Argentati
La tradizione resiste al passare dei secoli, tra fede e folklore.
Caltanissetta, Enna, Trapani, le manifestazioni più conosciute.
Riti a cui s'aggiungono elementi particolari, come i Diavoli di Prizzi, nel Palermitano, e i Giudei di San Fratello, in provincia di Messina.
"La Cena" ~ Una dei sedici gruppi statuari
che sfilano durante la processione del Giovedì Santo a Caltanissetta
Foto di Nino Argentati
La sfilata della Real Maestranza, simbolo delle corporazioni artigiane, processioni, sfilate delle "vare" e, il Venerdì Santo, le lamintanze.
Con le sue solenni sfilate di Vare, Varicedde e della Real Maestranza, per Caltanissetta la Pasqua è il momento più importante dell'anno, immersa per l'intera Settimana Santa in un clima di fede e tradizione che coinvolge tutta la città e che conserva pressoché intatto il gusto barocco ereditato dalla dominazione spagnola.
Una delle Vare barocche che sfilano a Caltanissetta
durante la processione del Giovedì Santo
Foto di Nino Argentati
Si parte dalla Domenica delle Palme, quando la statua di Gesù Nazareno, su una vara a forma di barca ricoperta di fiori, viene portata in processione per le strade del centro storico.
Anche se, in realtà, il vivo delle celebrazioni avviene il Mercoledì Santo, con la sfilata della Real Maestranza e del suo capitano, eletto tra le categorie artigiane.
Particolare di una delle Vare barocche che sfilano a Caltanissetta
durante la processione del Giovedì Santo
Foto di Nino Argentati
La giornata è segnata da un cambio d'atmosfera: inizialmente il corteo luttuoso del mattino, in cui viene annunciata la morte di Gesù e la sfilata del Capitano della Real Maestranza con calze nere, a lutto; successivamente, dopo l'arrivo in Cattedrale, il cambio delle calze da nere a bianche e finalmente, la gioia per l'annuncio della Resurrezione.
Dopo l'annuncio, la Real Maestranza sfila per le strade cittadine accompagnata dal suono di allegre marce. In serata sfilano le varicedde, gruppi statuari in miniatura che anticipano di un giorno il momento più spettacolare e suggestivo della Settimana Santa.
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Il Giovedì Santo la Processione delle Vare, sedici gruppi statuari a grandezza naturale che sfilano per le vie della città dal tramonto fino a qualche ora dopo la mezzanotte.
Processione del Venerdì Santo: il "Cristo
nero"
Foto di Vincenzo Santoro
Più mistica ed emozionante la manifestazione del Venerdì Santo con la Processione del Cristo Nero, un piccolo crocifisso che, secondo la tradizione, sarebbe stato ritrovato in una grotta tra due candele accese. Al tramonto, il crocifisso viene portato a spalla e a piedi scalzi dai "fogliamari", i vecchi raccoglitori di verdure selvatiche.
La Real Maestranza, il Vescovo, il clero e le varie congregazioni accompagnano il "Signore della città" (così chiamato perché fu patrono sino al 1625) attraverso il centro storico. Durante tutto il percorso i fogliamari intonano le tradizionali lamintanze o "ladate", lamentazioni bibliche in dialetto arcaico, cospargendo incenso attorno al Crocifisso.
Processione con fiaccole durante la Settimana Santa
Foto di Vincenzo Santoro
La Settimana Santa si chiude con il corteo della domenica di Pasqua e la Messa alla fine della quale, il Capitano restituisce le chiavi della città al Sindaco, mentre all'esterno, tra suoni di campane a festa e mortaretti, vengono liberate le colombe bianche, simbolo di pace.
Suggestivo è il Venerdì Santo a Santa Caterina Villarmosa. Alle prime luci dell'alba, un lungo corteo si muove lungo le stradine del paese, portando in processione l'Addolorata e la Sacra Urna. Il silenzio è rotto a intervalli dai "ladatori", che intonano in coro le "lamintanze" in latino.
La Real Maestranza, il Vescovo, il clero e le varie
congregazioni accompagnano in processione il "Signore della Città"
a Caltanissetta durante il Venerdì Santo
Foto di Vincenzo Santoro
La presenza dei ladatori è quasi una costante nei riti della Settimana Santa del Nisseno. Tra i più interessanti, i canti dialettali che caratterizzano il Venerdì Santo di Montedoro.
Il Signore di Camoscio, così chiamato per la pelle con cui è realizzato, è la più importante manifestazione del Giovedì Santo di Mazzarino.
"Signore di Maju" ~ Mazzarino in festa
Foto di Vincenzo Santoro
A mezzanotte, il crocifisso secentesco di origine spagnola viene portato a spalla dai confratelli incappucciati.
Il Venerdì Santo le processioni dell'Addolorata, di San Giovanni, della Veronica e di Cristo. Dopo il tramonto, esce dalla chiesa di San Domenico l'Urna Sacra, che sfila dietro il "mastro incappucciato", la cui identità resta nascosta.
Processione a Mazzarino ~ Giorno in cui i fedeli si
riuniscono in un corteo per festeggiare il Signore di Maju
Foto di Vincenzo Santoro
Unica nel suo genere la sfilata dei "Sampauluna" di San Cataldo, grandi statue di cartapesta che rappresentano gli Apostoli.
La Domenica di Pasqua i Sampauluna si raggruppano davanti alla chiesa della Mercede insieme alle statue della Vergine e della Maddalena.
Proprio la Maddalena, ritrovato il sepolcro vuoto, da' l'annuncio della resurrezione e prende il via il corteo degli Apostoli, preceduti dalle statue di Cristo, della Madonna e di San Giovanni.
Il Venerdì Santo i confrati incappucciati accompagnano in processione il Cristo e l'Addolorata.
I riti della Settimana Santa, risalgono al periodo della dominazione spagnola (XV -XVII secolo) e sono affidati alle Confraternite, antiche corporazioni delle arti e dei mestieri.
Processione a piedi nudi dei fedeli nel giorno del Signore
di Maju
Foto di Vincenzo Santoro
Nel 1740 esistevano 34 corporazioni fra Confraternite, Compagnie e Collegi; oggi ne sopravvivono solo 15. Regolamentati da statuti, provvedono a solennizzare attivamente gli eventi religiosi più significativi.
Dalla Domenica delle Palme al Mercoledì Santo le confraternite, che partono ciascuna dalla propria chiesa di appartenenza, raggiungono il Duomo per l'adorazione dell'Eucaristia, rito che gli ennesi chiamano L'Ura.
Il Giovedì Santo, giorno della lavanda dei piedi e dei sepolcri, è il passaggio tra i primi quattro giorni di processioni a ritmo serrato e il grande evento del giorno successivo.
Il momento culminante delle celebrazioni si ha il Venerdì Santo quando, nel primo pomeriggio, tutte le Confraternite giunte al Duomo si compongono per la solenne processione.
"Cristo nero" a Caltanissetta ~ Il Venerdì
Santo i componenti della Real Maestranza sfilano con i guanti neri in segno
di lutto prima della Resurrezione nel giorno di Pasqua
Foto di Vincenzo Santoro
Sono oltre duemila i confrati incappucciati che, in rigoroso ordine prestabilito e in assoluto silenzio, precedono le "Vare" del Cristo morto e dell'Addolorata, dando inizio al corteo funebre.
Apre la sfilata la Compagnia della Passione, i cui confrati portano su vassoi i 25 simboli del martirio di Cristo, detti "I Misteri": la croce, la borsa con i trenta denari, la corona, la lanterna, il gallo, i chiodi e gli arnesi per la flagellazione.
Seguono le altre Confraternite e, con la massima compostezza, la processione lentamente si snoda per le vie cittadine fino a raggiungere la chiesa del cimitero, dove viene impartita ai fedeli la benedizione con la croce reliquario contenente una spina della corona di Cristo.
Infine la processione ritorna verso il Duomo.
I riti della Settimana Santa proseguono anche la Domenica di Pasqua con la cerimonia detta "a Paci" quando, nella piazza adiacente al Duomo, le statue del Cristo risorto e della Madonna si incontrano e vengono portate all'interno della chiesa, dove rimangano esposte alla venerazione dei fedeli per una settimana.
I fogliamari nella processione del Venerdì Santo
a Caltanissetta (CL)
Foto di Vincenzo Santoro
Alcuni momenti del Processo a Gesù e della Scinnenza a Caltanissetta il Marted́ Santo
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